Febbraio 17, 2025
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Ottimi risultati presso l’Ospedale di Nola a soli 6 mesi di attività.

Da maggio 2024, mese in cui è stato istituito ufficialmente a Nola l’ambulatorio per i pazienti portatori di stomia, sono stati effettuati circa 500 accessi, con grande riscontro e soddisfazione nella popolazione dell’hinterland nolano, che non ha nessun altro riferimento per questa tipologia di persone, fino ai nosocomi napoletani.

Una popolazione di circa 700.000 persone che grazie alla lungimiranza della Direzione Strategica dell’Asl Napoli 3 Sud, nella persona del Direttore Generale dott. Giuseppe Russo, del Direttore Sanitario dott. Ferdinando Primiano , e del Direttore Amministrativo dott. Michelangelo Chiacchio, e del personale tutto dell’Unità di Chirurgia Generale dell’Ospedale “Santa Maria della Pietà “ di Nola, diretta dal dott. Lorenzo Capasso, vedono istituito il progetto dell’ambulatorio per pazienti stomizzati , al III° piano del nosocomio nolano.

 I dirigenti medici, coordinati dal dott. Guido Lombardi , professore incaricato nel Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche presso l’Università “Federico II” di Napoli, e dall’infermiere stomaterapista Alfredo Sperindeo, sono riusciti, in questi primi sei mesi di attività, a gestire più di 500 accessi all’ambulatorio, rimanendo a disposizione, tutti i martedì dalle 14.30 alle 21.00, dei pazienti stomizzati che si siano prenotati, con impegnativa medica dedicata, alla gestione della propria stomia, ottenendo ottimi risultati di soddisfazione nella popolazione, sia per quanto riguarda la scelta del giusto presidio , sia per quanto riguarda la cura delle complicanze che inevitabilmente il paziente stomizzato si trova ad affrontare. Inoltre, molti dei pazienti che si sono rivolti all’ambulatorio, hanno potuto, dopo accurati esami e controlli,  avere la eliminazione della stessa, con interventi di ricanalizzazione che hanno portato “a nuova vita” i pazienti. “La nostra più grande soddifazione” , afferma il dott. Lombardi, “è vedere i volti sia dei pazienti stomizzati che dei parenti a loro vicini, che entrano in ambulatorio la prima volta scoraggiati e tristi, e, dopo le prime medicazioni, tornare con una espressione fiduciosa e serena, per i consigli e il trattamento che riusciamo a fornire. Il paziente stomizzato è una categoria molto fragile, sia per la parte psicologica, sia per la parte fisica, e pertanto assolutamente abbisognevole di un ambulatorio a loro dedicato, per il sostegno medico ed infermieristico di cui hanno un gran bisogno.

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