Aprile 30, 2024

‘O Cippo e Sant’Antuono: la festa col fuoco purificatore

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Una tradizione molto viva, la festa detta ‘O Cippo ‘e Sant’Antuono” un suggestivo rito che vede tutti i napoletani scongiurare, attraverso l’accensione di piccoli falò, la cattiva sorte.

Il 17 gennaio di ogni anno in onore di Sant’Antonio Abate, Santo del fuoco e protettore degli animali, si festeggia ” ‘O Cippo ‘e Sant’Antuono”. Una tradizione molto viva nei quartieri di Napoli dove i festeggiamenti si svolgono, in particolare, nei pressi di Via Foria, che i napoletani chiamano “‘o buvero ‘e Sant’Antuono” per la presenza della chiesa omonima, a Forcella e alla Sanità.
Secondo la credenza popolare, il Santo scese agli inferi per rubare il fuoco e regalarlo agli uomini, la fiamma ha, infatti, potere purificatorio e scaccia via malattie e malocchi dall’anno appena iniziato.
Si racconta che Sant’Antonio con il suo maialino scese agli inferi, ma i demoni riconoscendolo gli presero il bastone e non lo fecero entrare. Il maialino però s’infilò di corsa mettendo tutto a soqquadro e i diavoli ebbero un bel da fare a riordinare. “Se volete che lo faccia star buono”, disse Sant’Antonio, “dovete ridarmi il mio bastone”. Glielo diedero ed il maialino si tranquillizzò. Ma il bastone di ferula ha il midollo spugnoso e se una scintilla entra nel midollo il legno continua ad ardere ma da fuori non si vede nulla. Così i diavoli ignari che Sant’Antonio avesse il fuoco nel bastone lo lasciarono andar via, tirando un sospiro di sollievo. Una volta fuori, il Santo alzò il bastone infuocato in segno di benedizione cantando: ” Fuoco, fuoco, per ogni loco; per mondo fuoco giocondo!” Da quel momento, donò agli uomini il fuoco sulla Terra.
Il Santo divenne così il custode del fuoco, guaritore dell’herpes zoster, una patologia detta “fuoco di Sant’Antonio” e il protettore degli animali domestici.
Si accendono, così, in questo giorno i cosiddetti “cippi”, cioè dei piccoli e grandi falò che illuminano la città e che vengono alimentati gettando dentro oggetti inutilizzati. Spuntano, un pò ovunque, bancarelle e venditori ambulanti e dalle prime luci dell’alba si assiste a una processione di persone intenzionate a far benedire se stesse e i loro animali.
Un rito molto suggestivo e consiglio di recarvi portando con voi qualcosa da bruciare, per iniziare un nuovo anno all’insegna della purificazione!
Margherita De Sena #Portale80035

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