Ottobre 4, 2024

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COMITATO BARCA 2024 -LA LETTERA DEI “BAMBINI”DEL COMITATO.

                                 A SUA ECCELLENZA IL VESCOVO DI NOLA MONSIGNOR F. MARINO

                                       ALL’ILL.MO SIG. SINDACO DI NOLA DOTT. CARLO BUONAURO

 AL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE FESTA DEI GIGLI DI NOLA DOTT. F. DE FALCO

                                                              AI GENT.MI SIGG.MAESTRI DI FESTA DEI GIGLI 2024

                                                             ALLA SPETTABILE CITTADINANZA TUTTA DI NOLA

I Maestri di Festa della Barca 2024, quest’anno rappresentati da bambini frequentanti la V classe della Scuola Primaria M. Sanseverino di Nola, chiedono dal profondo del cuore un po’ del Vostro tempo da dedicare alla lettura di questo piccolo manifesto che vuole diventare la bandiera della resa, la rinuncia ad ogni forma di egoismo e di protagonismo ed un inno alla coralità e sacralità, due elementi della Festa dei Gigli purtroppo dispersi nel corso del tempo.

È forse il momento giusto per restituire al popolo una Festa degna del proprio alto valore, la centralità di San Paolino come forza di integrazione ed unione in un momento difficile, dove l’odio razziale alimenta guerre in ogni parte del mondo. Non desideriamo fare retorica e né una morale, ma ciò che più ci sta a cuore è la possibilità di vivere la nostra Festa. Questo progetto della “Barca dei Bambini” è il regalo dei nostri genitori per farci scoprire l’amore e la devozione verso un Santo simbolo di Nola e simbolo della libertà ottenuta ad un caro prezzo, verso una Festa unica e magica, dove i nolani da secoli danno prova della propria estrema devozione. Ma questa storia già la conoscete; quello che invece sfugge è la percezione del futuro di questa Festa, la vita è ciclica, gli uomini di oggi erano i bambini di ieri, guidati e condotti dalle forti mani dei padri che li accompagnavano nella festa per i punti salienti spiegando loro cosa stesse per accadere, oggi noi bambini possiamo partecipare solo alla fase della domenica mattina quando dopo le ballate a tempo di musica tutto tace per attendere l’apertura della porta del Duomo: eccolo scendere tra la folla l’amato Santo che con lo stesso coraggio che ebbe solcando i mari per liberare il suo popolo si fa spazio per infondere la benedizione, eccolo che aggrega e unisce sotto di sé le persone, dietro di lui nell’ordine secolare sfilano le corporazioni: Ortolano, Salumiere, Bettoliere, Panettiere, Beccaio, Calzolaio, Fabbro, Sarto.

Ma le cose belle finiscono e la manifestazione che si appresta a ripartire nel pomeriggio mette a dura prova tutti ed in particolare noi bambini in quanto non avremo la possibilità di vedere e accompagnare la nostra bella Barca, uno dei simboli più importanti della Chiesa Cattolica che rappresenta il viaggio dell’uomo verso la speranza, con l’arca di Noè prima e poi Gesù che parlava dalla Barca alla folla che si radunava attorno a sé e poi San Paolino, la cui impresa è a noi tutti nota. Lasciare la Barca li immobile, in attesa che i primi quattro obelischi inizino la loro processione, mentre con il passar delle ore cala la notte sulla città e come un velo scuro adombra il Santo Protettore, noi bambini restiamo lì fermi a buona guardia mentre lottiamo contro la stanchezza, quando invece in questo delicato momento storico dovremmo farci portatori di un messaggio nobile da diffondere lungo le strade; altre ore ancora e noi siamo ancora lì con la speranza di non crollare mentre dovremmo dare voce alle nostre canzoni e gridare che il futuro di questa splendida Festa possiamo essere noi, se ci viene data la possibilità di far parte del presente.

COMITATO BARCA 2024

Eccellenza, Primo cittadino, Presidente, Maestri di Festa, la storia è traccia del passato ma spesso è anche figlia di un’evoluzione. La tradizione è la regola non scritta che nel corso degli anni ha subìto trasformazioni; in origine i Gigli avevano dimensioni ridotte rispetto a quelle attuali e da spogli e semplici strutture di legno, con il passare del tempo, hanno assunto forme diverse, arricchendosi di forti strutture e nobili rivestimenti che riproducono le statue ed  i dipinti che adornano il Duomo di Nola. Possiamo, quindi, definirla un’innovazione della tradizione che si adegua ai tempi e alle esigenze del popolo. E’ a questo punto che noi bambini ci siamo posti, ingenuamente, alcune domande: perché la Barca, simbolo della chiesa e del popolo nolano, oggi è obbligata a muoversi restando al centro degli otto obelischi come se avesse la necessità di protezione mentre sotto la guida di uomini di fede come Noè, Gesù ed il vescovo Paolino, quest’ultimo non ha esitato a prendere i comandi di una barca per andare a liberare il popolo di cui era governatore? Perché oggi la Barca, fuori da ogni competizione giusta o malsana che sia, non può iniziare la processione del pomeriggio, lungo le strade cittadine, facendo da apripista e inneggiando al Santo Protettore che in solitudine approda a Nola (intesa nella sua vastità territoriale dell’epoca). Noi non abbiamo risposte sensate che affondano radici nella tradizione e se voi le avete allora siamo pronti ad accettarle e a cestinare questo nostro desiderio. E in cuor nostro dovremmo accettare la conseguenza, per sopraggiunta stanchezza, di non poter mai vedere la nostra Barca completare il percorso e lasciar arenare il nostro nobile progetto lungo le strade bloccate dagli obelischi in competizione tra loro. Ecco la nostra richiesta: lasciate che la Barca sia la prima seguita dalle corporazioni, Paolino sia il primo a condurvi per la città, i bambini siano la voce della necessità di un cambiamento globale, per favore aiutateci a realizzare i nostri sogni, concedeteci l’occasione di dare inizio alla processione il pomeriggio, prima di tutti gli obelischi.

Vi preghiamo di riflettere, non è un capriccio ma è l’occasione giusta per restituire l’innocenza della Festa ai futuri uomini di questa città. D’altronde bisogna essere anche sinceri con sé stessi: il miracolo che la Barca compie è sotto gli occhi di tutti, la Barca attrae verso di sé tutti i nolani e li eleva a figli devoti di San Paolino, così come accade la domenica della benedizione alla vista del Sacro Busto. Ciò che chiediamo non è un semplice consenso ma una condivisione del nostro nobile pensiero, lasciate che la Barca sia la prima ad intraprendere il percorso, che sia lì con un comitato di bambini pronti a cantare contro ogni violenza, guerra o sopruso, che sia lì a farsi strada tra la folla fiera di accompagnare il suo Santo che unisce e aggrega a sé intonando le nostre canzoni cariche di messaggi di umanità. Non vogliamo convincervi ma vi invitiamo a riflettere volgendo uno sguardo al passato e alla memoria che avete della Festa, quando eravate bambini e quando avete visto la prima volta, ancora svegli, il primo obelisco tornare in piazza dopo la lunga processione per la città e allo scoccare della mezzanotte vivere i festeggiamenti in piazza per le assegnazioni delle corporazioni ai nuovi Maestri di Festa (‘a fest’ nasce quann’ more). Sappiamo che questo non sarà più possibile ma almeno noi ci stiamo provando ed abbiamo bisogno del supporto di tutti voi, tutti uniti con noi.

Da questa apparente retorica, qualcuno potrebbe pensare che oggi noi siamo bambini fortunati rispetto ai tempi passati, ma noi aggiungiamo che lo siamo anche rispetto ai bambini dei luoghi devastati dalla guerra, perché mentre loro vedono cadere dal cielo le bombe noi possiamo, con la forza della voce, diffondere il messaggio di pace con la speranza che agisca come leva sulla

COMITATO BARCA 2024

coscienza degli uomini di potere. E’ giunto il momento per tutti di impegnarsi affinché questa Festa venga restituita al popolo; il nostro impegno sarà quello di concludere il percorso rapidamente, onorando la Chiesa, attraverso la costante attenzione di Sua Eccellenza il Vescovo Monsignor Francesco Marino, le Istituzioni preposte nella persona del Sindaco, che da buon cittadino ha profuso il proprio impegno per far conoscere la festa di Nola oltre i confini regionali, la Fondazione che lavora per riaccendere la passione della festa ed avvicinare tutti i bambini, futuro di questa città, i Sigg. Maestri di Festa, che stanno lavorando per offrire il loro migliore contributo per una Festa serena e spettacolare e ai quali garantiremo di non arrecare alcun intralcio alla loro processione, sfilando con noi fino a formare un fiume umano che infonde pace e spensieratezza, e per ultimo, ma non certo per valore umano, la Cittadinanza tutta affinché possa finalmente godere e gioire di una Festa ritrovata e alla quale, attraverso un proprio comitato autorevole di rappresentanza, chiediamo fin d’ora di essere parte attiva di questo progetto che ci deve vedere tutti uniti. 

La nostra è solo una richiesta per chiedervi di guardare questa festa con gli occhi innocenti e puri di un bambino per lasciarsi andare senza pregiudizi. Signori, non abbiate paure dei cambiamenti, spesso aiutano a rendere più forti le radici. Vi invitiamo, pertanto, a un tavolo di confronto, nella sede che si riterrà più opportuna, sicuri che la collaborazione e lo scambio di opinioni potranno contribuire a riportare la Nostra Festa agli onori che le competono.

Nola, 22 aprile 2024

I Bambini Maestri di Festa della Barca 2024

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