Luglio 26, 2024

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DOPO 13 ANNI, LA PROMOZIONE IN IV SERIE 
Il maggiore campionato a livello dilettantistico. Anzi oramai da annoverare chiaramente tra i campionati semiprò. Decine di milioni profusi a piene mani dalle società che puntano alla promozione in D (Giugliano, Frattese, Grumese, Nola, Battipagliese, Pro S. Giorgio): giocatori sempre più “smaliziati” ed esigenti nel trattare gli ingaggi, gli stipendi, i premi-partita, i premi finali. Sulle panchine gli allenatori hanno tutti quanti il patentino tecnico di III categoria; in alcuni casi anche di seconda. Il Nola conquistò, nell’anno 73/74, dopo 13 anni, la promozione nell’ IV SERIE. Dopo 13 anni il Nola torna in Serie D con una giornata d’anticipo Il Nola ha battuto la Battipagliese per 1a 0 (rete di Giugliano su rig.) e si è guadagnato l’ingresso nei semiprofessionisti con 90′ minuti d’anticipo.
 
Questo è il titolo della testata sportiva de “Il Mattino” del 28 maggio 1974.
“FINALMENTE LASCIAMO I DILETTANTI” Era il 3° campionato di Promozione al quale il Nola partecipava. Dopo buoni piazzamenti, i bianconeri, tentavano la gran carta per il “salto”. Fu ingaggiato, quindi, un tecnico molto esperto per quest’impresa; Dario Ciccone. La squadra fu adeguatamente rafforzata in tutti i reparti. In difesa arrivarono i vari SCARFATO, SIANO e VITALE. A centrocampo furono affiancati a CAVUOTO, i vari DE ROSA, MIELE e, finché Dio lo volle, l’indimenticabile ALIANDRO. Le punte erano GIULIANO, MANZO e, dopo alcune giornate, fu ingaggiato il nolano FRANZESE. Le favorite alla vigilia erano; Scafatese, Battipagliese e il Savoia. Intanto, però, il campo smentì subito alcune squadre. Infatti, la Battipagliese e il Savoia, cedettero già alle prime battute, tanto che la Battipagliese alla fine retrocesse. La Scafatese lottò fino alla fine del campionato, ma, chi inaspettatamente ostacolò l’ascesa dei bianconeri fino alla fine, furono i nostri cugini di Saviano. I verdi-nero del Comm. Morelli, usciti fuori a distanza, tennero in vita un duello con il Nola, che a tratti fu anche esaltante. Il Nola partì in quarta; 6-0 col Vico Equense e, primo posto in classifica, che i bianconeri tennero fino alla fine del campionato. Il primo grosso scontro, si ebbe all’undicesima giornata, quando il Nola, andò sul campo della Scafatese. Lo 0-0 finale accontentò più noi che i canarini. Alla 13° giornata ospitammo il Saviano, ed il risultato di parità fu per noi il primo mezzo passo falso, mentre per il Saviano fu quella la base di lancio per la conquista delle zone alte della classifica. Ci riscattammo subito andando a vincere a San Giorgio con un sonante 4-2 e vincendo poi anche a Battipaglia e impattare a Gragnano nell’ultima giornata d’andata. Era questa il periodo dell’austerità, che senza volerlo, unì il tifo bianconero, che organizzavano anche pullman per le partite in trasferta. Al giro di boa, scivolammo a causa di un nolano. Fu, infatti, Agevola, che con un’autorete, sancì la prima ed unica sconfitta del Nola. Di lì a poco, il Nola subì un’altra grave perdita. La scomparsa di Aliandro che perse la vita per un male improvviso. Ma il Nola subito si riprese e vinse con la Sarnese per 4-0. Era nell’aria il duello col Saviano che giunse alla 13° giornata di ritorno ed il Nola pareggiò in casa del verde-nero mantenendo i due punti di vantaggio. Il Nola, forte di 3 incontri su 4 casalinghi, nelle restanti gare conservò la prima posizione e si avviò alla vittoria finale. L’apoteosi si ebbe nella penultima giornata, quando, il Nola, batté la Battipagliese ed il Saviano pareggiò con l’Ercolano e, solo allora, i bianconeri scaricarono tutta la tensione e la gioia di quei giorni incommensurabili. L’ultimo incontro fu solamente per festeggiare e stavamo quasi regalando due punti al Gragnano, ma fu lo stesso festeggiato per aver lasciato indenne il comunale. Così lasciammo il dilettantismo che ci aveva tenuto per 13 anni e, aveva relegato il Nola, col suo glorioso passato di squadra, in ranghi non consoni alle sue possibilità
 
 
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