Maggio 1, 2024

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CONOSCERE LE DIFFERENZE: IMPOSTE, TASSE E CONTRIBUTI.
Secondo il nostro diritto tributario, in base allo scopo per cui vengono applicati, i tributi (prelievi obbligatori di ricchezza) sono classificati in tre tipologie: imposte, tasse e contributi.

– IMPOSTE

L’imposta serve a coprire le spese per i servizi pubblici erogati dallo Stato a tutti noi in senso collettivo, senza che qualcuno abbia fatto una specifica richiesta.
Paghiamo le imposte per consentire l’erogazione dei servizi pubblici generali (sanità, ordine pubblico, prevenzione dalle calamità) a tutta la collettività, anche se uno di noi potrebbe non beneficiarne direttamente.
L’imposta viene pagata non perché abbiamo usufruito di un servizio pubblico, ma in quanto siamo obbligati a contribuire al pagamento della spesa pubblica. L’articolo 53 della Costituzione infatti stabilisce che: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.
In definitiva, il pagamento delle imposte non è legato al beneficio che otteniamo dai servizi pubblici, ma alla nostra capacità contributiva.

– TASSE
La tassa è un tributo imposto per coprire le spese di un servizio specifico che abbiamo richiesto alla Pubblica amministrazione.
La tassa è quindi la controprestazione per un servizio ricevuto a seguito di una nostra precisa richiesta, quale per esempio l’iscrizione a un corso scolastico o universitario.
Il corrispettivo pagato è commisurato al servizio ricevuto: chi paga il tributo è chi ottiene il servizio.

– CONTRIBUTI
I contributi dobbiamo pagarli quando otteniamo una particolare utilità dallo svolgimento di opere, o dall’erogazione di servizi pubblici, destinati al soddisfacimento dei bisogni di tutta la collettività.
Il contributo ha come presupposto l’arricchimento che noi otteniamo dall’esecuzione di un’opera destinata alla collettività.

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