Aprile 29, 2024

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Le piante e i popolamenti forestali, svolgono un’importante funzione idrologica: le foglie intercettano le precipitazioni, causando perdite dovute ad assorbimento ed evaporazione, le radici e i fusti fanno crescere la scabrezza del terreno e la permeabilità del suolo, aumentando la capacità d’infiltrazione, le radici assorbono l’umidità dal suolo che si perde nell’atmosfera mediante la traspirazione. Tra le opere di Ingegneria Naturalistica, si tiene conto di queste funzioni svolte dalle piante vive, tanto da impiegarle negli interventi antierosivi e di consolidamento, favorendo la stabilizzazione dello strato superiore del suolo grazie proprio agli apparati radicali delle piante, accanto a soluzioni di tecniche tradizionali. Infatti tale disciplina è utilizzata in diversi ambiti grazie all’azione protettiva esercitata dalla vegetazione nei confronti dell’erosione del suolo, dei deflussi delle acque superficiali e dei fenomeni d’instabilità dei versanti. Attraverso apparati radicali, si cerca di creare una vera e propria rete profonda e resistente atta al consolidamento dinamico del suolo ed al mantenimento del corretto assetto idrogeologico.
Gli interventi di Ingegneria Naturalistica possono essere applicati nelle opere geotecniche come: rivestimento, per coprire e proteggere il terreno contemporaneamente, migliorando il bilancio di umidità e di calore favorendo così lo sviluppo della vita vegetale; stabilizzanti, che consentono di consolidare il terreno in profondità, nei versanti minacciati da frane come interventi di difesa dall’erosione, di sostegno dei pendii instabili e di consolidamento di alvei torrentizi e fluviali; ed infine drenaggio per i grandi prosciugamenti e i ripidi corsi d’acqua, che richiedono degli interventi costruttivi puramente tecnici quali cunicoli, pozzetti, cunette e drenaggi.
Le finalità meccaniche che devono essere conseguite con l’intervento, sono la limitazione dell’azione erosiva, la riduzione del ruscellamento nonché la stabilizzazione del terreno, ovvero il miglioramento delle sue proprietà espresse attraverso l’aumento della resistenza al taglio.
Ovviamente è intuibile che il tipo di intervento descritto, presta molta attenzione alla eco-sostenibilità dei propri prodotti e della loro applicazione sui cantieri. La scelta delle specie vegetali erbacee selezionate in base alle caratteristiche e alla collocazione del cantiere, riduce sia l’impatto ecologico e sia le attività di manutenzione, garantendo una gestione più semplificata una volta terminato il cantiere.

Dott.ssa Alessia Ruggiero

 

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