Marzo 28, 2024

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La statua del Buddha, scolpita più di 15 anni fa e installata all’interno del cimitero su un terreno pianeggiante, è sempre rimasta isolata e poco apprezzata dai fedeli, impressionati dalla presenza colossale della figura del Buddha, alta 13,5 metri e pesante quasi 1.500 tonnellate, essendo realizzata in pietra solida. Incaricato di trasformare questo luogo in un’opera monumentale, Tadao Ando si è affidato alla dimensione paesaggistica, avvalendosi di poche e mirate scelte architettoniche per celebrare la sacralità del luogo.
La statua diventa infatti il perno di un gigantesco tumulo di terra tagliato in sommità per far emergere la testa della divinità da un pozzo circolare, creando un’atmosfera misteriosa. Percepibile anche a distanza, con i suoi riccioli di pietra a forma di chiocciola, il Buddha è avvolto dalla natura e insiste su un terreno collinare di 180 ettari arricchito con 1.500 piante di lavande che variano aspetto e colore con il passare delle stagioni; verdi in primavera, viola in estate e ricoperte di neve in inverno.

L’architettura del grande maestro Tadao Ando, profondamente radicata nelle tradizioni culturali del Giappone e al contempo influenzata dal modernismo internazionale, evoca uno stile architettonico fatto di geometrie pure, composizioni silenziose e introverse, elementi naturali – soprattutto luce e acqua – e materiali essenziali come il cemento armato. A dimostrarlo sono le sue opere, mai convenzionali e legate a contesti monumentali come la straordinaria collina del Buddha realizzata da Ando nella città di Sapporo, in Giappone, a ridosso del cimitero di Makomanai Takino. Completato nel dicembre 2015, questo tempio imponente nasce dalla valorizzazione di una statua gigante del Buddha per creare un luogo di raccoglimento e meditazione in armonia con il contesto naturalistico del sito. Il risultato è un’immensa collina, ricoperta con piante di lavanda, che avvolge la statua sacra e crea percorsi sotterranei di avvicinamento alla divinità.

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