Aprile 26, 2024

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Il caffè va bevuto rigorosamente senza zucchero, scegliendo la qualità con meno caffeina (l’Arabica). Solo così il caffè stimola la diuresi, aiuta a smaltire i grassi e migliora anche la circolazione. “Quasi tutti consumano una bevanda nera come l’inchiostro, ed è eccellente contro le malattie, specialmente dello stomaco”. Così scriveva alla fine del Cinquecento il medico tedesco Leonhard Rauwolf, tra i primi a parlare dei benefici del caffè, dopo aver viaggiato per tre anni in Oriente. Ora a distanza di tanti anni c’è una spiegazione scientifica a questa sua intuizione: una tazzina di caffè aiuta la digestione ed esercita una benefica azione stimolante sul sistema nervoso. Diciamo che il caffè in linea di massima fa bene, ma non sempre e non a tutti. La buona notizia è che una dose giornaliera media di caffeina, che corrisponde al contenuto di due o massimo cinque tazzine (senza zucchero), può favorire la memoria e aiutare il dispendio energetico facendo bruciare dalle 80 alle 150 calorie in più. Viceversa , eccedere con il caffè può provocare tachicardia, irritabilità e insonnia, oltre a stimolare un aumento della fame nervosa e dei disturbi gastrici.

 

IL TRUCCO: quando prepari il caffè, lascia aperto il coperchio della caffettiera, otterrai una bevanda con più sapore e non dovrai aggiungere lo zucchero 

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