Aprile 29, 2024

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Consumiamo quotidianamente zuccheri e dolcificanti sia tramite alimenti e bevande dolci e\o ipocaloriche sia perché ne aggiungiamo alle nostre bevande (tè, caffè, infusi, tisane etc.) per renderle più gustose. Zucchero bianco (ossia il saccarosio) a parte, che ormai accertato essere dannoso per la nostra salute e per la nostra linea, quale dolcificante utilizzare? Prima di andare al nocciolo della questione sfatiamo alcuni falsi miti al riguardo: 1.

Il fruttosio, zucchero presente nella frutta, nel miele e in molte bibite, non è tanto diverso dal saccarosio, è poco meno calorico di quest’ultimo e se assunto in eccesso determina un aumento del peso corporeo, aumento dei trigliceridi, aumento dell’insulino-resistenza, riduzione del senso di sazietà, e inoltre studi recenti dimostrano che un eccesso di fruttosio nei bambini ha sul fegato lo stesso effetto dell’alcol; 2. L’aspartame, dolcificante artificiale, non è cancerogeno. Questo dolcificante è stato per anni oggetto di studi al fine di testarne la sicurezza in quanto ritenuto tossico e cancerogeno, con risultati in contraddizione tra loro, ma l’EFSA (European Food Safety Authority) nel 2013 dopo aver analizzato tutti gli studi fatti nel corso degli anni sull’aspartame ha dichiarato che non c’è alcuna relazione tra aspartame e cancro. L’aspartame resta, però, un dolcificante artificiale e in quanto tale ad elevate quantità può essere dannoso per la nostra salute (può causare nausea, mal di testa, diarrea), pertanto può essere consumato ma con moderazione. Quali sono le alternative migliori? L o zucchero di canna integrale o la stevia. Lo zucchero di canna integrale non è raffinato pertanto a differenza di quello bianco, totalmente raffinato , e di quello grezzo parzialmente raffinato, presenta un indice glicemico più basso, ossia ne assorbiamo gli zuccheri più lentamente evitando così il picco glicemico, che stimola il rilascio di insulina e questa a sua volta determina la conversione degli zuccheri ematici in eccesso in grassi, che accumuliamo nel tessuto adiposo determinando così un aumento di peso coproreo. Lo zucchero di canna integrale è migliore da un punto di visto qualitativo e nutrizionale rispetto ai suddetti zuccheri ma non è, tuttavia, privo di calorie pertanto bisogna consumarne con parsimonia. Un’altra alternativa al saccarosio può essere la stevia, un dolcificante naturale estratto dalle foglie dell’omonima pianta, Stevia rebaudiana, coltivata perlopiù in Sudamerica e in Giappone. La stelvia:

 è priva di calorie

 non determina innalzamento della glicemia, per cui è adatta anche ai diabetici

 non è cariogena, cioè non alimenta i batteri che generano le carie

 ha un potere dolcificante 100 volte superiore rispetto al saccarosi

  ha un retrogusto di liquirizia. Nell’acquistare la stevia sarebbe opportuno leggere sempre l’etichetta in modo tale da scegliere quella che viene estratta con metodo naturale e non con metanolo e che sia un estratto puro e non una miscela di zuccheri diversi, che spesso si trova in commercio.

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